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I rischi della fornitura di energia elettrica industriale

Fornitura di energia elettrica industrialeLa scelta della migliore fornitura di energia elettrica industriale può risultare molto insidiosa, soprattutto per i meno esperti. È infatti proprio sull’inesperienza che si basano – spesso e volentieri – le strategie di vendita dei grandi fornitori. Le “offerte” si trasformano così in contratti gonfiati ad arte, che nascondono clausole pensate espressamente per ottenere il massimo profitto. Del resto l’utente finale (imprenditore o manager che sia) ha poco tempo a disposizione per informarsi e decidere. Questa condizione gioca a favore dei fornitori di energia elettrica per aziende e industrie, che invece dovrebbero dimostrarsi trasparenti chiarendo fin da subito i veri termini dell’offerta. Ma l’impegno economico non è certo l’unico parametro a cui prestare la dovuta attenzione…

QUALI ASPETTI VALUTARE NELLA FORNITURA DI ENERGIA

Aziende e industrie rientrano nella fascia dei grandi consumatori. Ciò significa che possono accedere a tariffe agevolate e incentivi statali. Questo vantaggio dovrebbe essere comunicato, cosa che non avviene quasi mai quando ci si rapporta direttamente con il fornitore. Non bisogna poi dimenticare come i grandi consumatori, in quanto tali, hanno esigenze di fornitura specifiche, non sempre compatibili con il servizio proposto dal fornitore. Detta altrimenti, la fornitura di energia e gas deve essere ingente e garantita 24 ore su 24. Un punto fondamentale che ci ricorda quanto sia delicata la decisione di affidarci a un operatore piuttosto che a un altro. Basterebbe calcolare il danno economico di un’interruzione di fornitura di un’ora soltanto!

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7 modi per tagliare le spese in azienda

Tagliare le spese in aziendaEsistono molti modi per tagliare le spese in azienda. Nell’ambito dell’efficienza energetica e della gestione dei costi di luce e gas possiamo riconoscere due diversi approcci: sistemi che prevedono interventi strutturali e sistemi che consentono di risparmiare grazie all’adozione di semplici scelte strategiche. Entrambi i “modi” si rivelano decisivi per rendere l’azienda competitiva, ottimizzare le risorse, migliorare le performance energetiche e, soprattutto, tagliare le spese. Di seguito abbiamo raccolto 7 valide soluzioni da mettere in pratica subito, ciascuna con il relativo link alla pagina di approfondimento del nostro sito. Buona lettura!

 

TAGLIARE LE SPESE SENZA INTERVENTI STRUTTURALI

1) Cambiare il fornitore di energia elettrica

Uno dei sistemi più semplici e meno noti per tagliare le spese energetiche in azienda è quello di cambiare il fornitore. Nel libero mercato la concorrenza gioca a favore del cliente e le occasioni per avere prezzi più bassi alle stesse condizioni (o addirittura a condizioni migliori) non mancano di certo. Per ulteriori informazioni: Energia elettrica e gas.

2) Sottoscrivere un’offerta adatta alle proprie esigenze

Come per le utenze domestiche, così per le utenze aziendali esistono offerte su luce elettrica e gas che consentono di soddisfare i consumi reali a tariffe molto vantaggiose. L’aiuto di un esperto, anche in questo caso, diventa fondamentale per orientarsi nel mare di offerte in modo rapido e sicuro. A questo link l’approfondimento alle Offerte luce e gas.

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Società ESCo a Verona? Scegli Wp Energy!

Società ESCo VeronaWp Energy, con sede a Verona, è una società ESCo attiva nel settore dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili. La nostra certificazione ESCo ci permette di offrire servizi specialistici per il risparmio energetico. Le soluzioni messe a punto sono rivolte a grandi utenti, media impresa e piccole aziende presenti in tutto il nord Italia e in particolare nella provincia di Verona. A differenza di un normale consulente, una società ESCo, come previsto dal decreto legislativo 30 maggio 2008, n°115, viene remunerata in base al risparmio conseguito attraverso gli interventi effettuati. In altre parole il profitto della ESCo è direttamente proporzionale alla riduzione dei costi per l’azienda committente, con un sistema di pay-back concordato di volta in volta con il cliente. Inoltre, la ESCo ha facoltà di finanziare i progetti grazie a risorse interne o tramite partner esterni.

QUALI VANTAGGI PER CHI SI RIVOLGE A UNA ESCO

I vantaggi per le aziende che scelgono di rivolgersi a una ESCo sono evidenti. Oltre a non rischiare nulla in termini di investimento, appoggiandosi a una ESCo certificata l’azienda beneficerà di un taglio più o meno consistente sulla bolletta dell’energia elettrica e del gas. Ecco alcuni esempi di strategie di risparmio ed efficientamento energetico proposti alle aziende di Verona e non solo:

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Audit energetico: obbligatorio entro dicembre 2015

Audit energetico obbligatorioTra le novità introdotte dal D.L. 4 luglio 2014 n° 102 c’è l’audit energetico, e cioè l’analisi dei consumi energetici delle aziende “energivore”. Il Decreto Legislativo, entrato in vigore il 19 luglio 2014, obbliga le aziende con forti consumi ad effettuare entro il 5 dicembre 2015 un primo audit energetico da consegnare all’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile). Questo tipo di analisi viene richiesta nell’ottica di una maggiore efficienza energetica, come stabilito dalla Direttiva 2012/27/UE di riferimento. Le aziende sono dunque chiamate ad affidarsi a operatori specializzati (auditor, Energy Service Company, ecc) in grado di erogare il servizio di consulenza e di consegnare un audit conforme alle norme stabilite dal decreto. Ma che cos’è di preciso l’audit?

I dettagli dell’analisi energetica per aziende con forti consumi

Per rientrare nella classificazione “energivora”, un’azienda di qualsiasi dimensione deve soddisfare determinati requisiti. Questo non significa soltanto obblighi e svantaggi, ma anche detrazioni date dai forti consumi sostenuti. Nel caso dell’audit energetico, l’obbligo di presentazione entro il 5 dicembre 2015 merita la massima attenzione, sia perché il mancato rispetto comporterà sanzioni che arriveranno fino a 40.000 euro, sia soprattutto per ovvi motivi legati ai risultati. L’analisi energetica permetterà infatti di individuare, dati alla mano, le aree strategiche su cui occorre investire. Fotovoltaico e solare termico industriale, cappotto termico e isolamento, illuminazione e domotica… in questo senso i margini di risparmio assicurano tagli alla bolletta consistenti e ripagano ampiamente l’investimento per l’audit.

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5 interventi per il risparmio energetico in azienda

Interventi risparmio energetico in aziendaGli interventi per il risparmio energetico in azienda mirano alla riduzione dei consumi di energia elettrica e gas e al conseguente “taglio della bolletta” nel settore imprenditoriale. Attraverso uno o più interventi per il risparmio energetico aziendale, la fabbrica di trafilati, il centro di lavorazione del marmo o qualunque altra attività manifatturiera di una certa rilevanza, possono ottenere un sensibile miglioramento delle performance energetiche. In questo articolo abbiamo catalogato 5 dei maggiori interventi di risparmio energetico attuabili già oggi in Italia per diminuire la dipendenza energetica e ottimizzare le risorse economiche a disposizione. Iniziamo dall’analisi preliminare dei consumi.

Intervento n° 1: controllo dei consumi energetici

Il controllo dei consumi energetici è il primo intervento che un consulente terzo e imparziale deve attuare in favore dell’azienda. Si prendono in considerazione i sistemi di riscaldamento e raffrescamento (solitamente le voci più incisive sulla bolletta), ma anche la coibentazione dell’edificio, l’uso dell’energia in base alla fascia oraria, e tutti gli altri aspetti che vanno ad aumentare o abbassare i consumi.

Intervento n° 2: integrazione di impianti a energia rinnovabile

Impianti fotovoltaici  e impianti termici  rientrano nelle energie rinnovabili più comuni e utilizzate in ambito civile, commerciale e industriale. Questo per vari motivi, che vanno dall’affidabilità alla possibilità di ottenere incentivi statali. L’integrazione di impianti a energia verde assicura all’azienda un ritorno economico certo e una notevole diminuzione della dipendenza dalla rete elettrica nazionale.

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I vantaggi del Contratto di Performance Energetica

Contratto di performance energeticaIl Contratto di Performance Energetica, in inglese EPC (acronimo di Energy Performance Contract), viene stipulato tra un fornitore di servizi certificato ESCo e un soggetto beneficiario (azienda privata o pubblica) con l’obiettivo di migliorare le prestazioni energetica di un edificio adibito ad attività commerciale, agricola, terziaria o industriale.  Il Contratto di Performance Energetica è frutto delle recenti direttive europee (v. CE 5 aprile 2006, n. 32) volte all’efficientamento del patrimonio immobiliare di ogni stato membro. Con l’obiettivo di ammodernare gli impianti di riscaldamento e raffrescamento, aumentare il comfort edilizio e ridurre le emissioni di anidride carbonica, tali direttive hanno portato alla formulazione di EPC differenti (First out, Sharing savings, Guaranteed savings, BOOT, ecc) tutti accomunati dallo stesso, enorme vantaggio: il capitale per l’investimento viene fornito dalla ESCo o da finanziatori terzi.

COME FUNZIONA IL CONTRATTO DI PERFORMANCE ENERGETICA

Alla base del contratto di performance energetica c’è un accordo a due o a tre per determinare il ritorno economico dell’investimento nel medio e lungo termine. In altre parole, il risparmio energetico conseguito dall’azienda permette alla ESCo e/o alla banca di recuperare gli oneri finanziari e maturare un certo margine di guadagno. Non a caso, nei contratti di performance energetica entrano in gioco molto spesso le energie rinnovabili e gli impianti di cogenerazione. Oltre a essere soggetti a incentivi, questo tipo di tecnologie risulta affidabile e garantisce al cliente – e con lui agli investitori – la possibilità di calcolare con esattezza i tempi di ammortamento dei costi e la durata del contratto.

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Perché la pianificazione energetica aziendale conviene

Esempi di pianificazione energetica aziendaleEsistono molti modi per ridurre i consumi della tua impresa. Uno di questi si chiama pianificazione energetica aziendale ed è alla base di qualsiasi progetto di risparmio legato all’efficienza e al taglio delle spese per luce e gas. Con la pianificazione energetica aziendale si possono valutare e quantificare strategie mirate nel breve e nel lungo periodo, abbassando le spese energetiche di ogni comparto coinvolto, dalla logistica al trasporto, dallo stoccaggio merce al riscaldamento. L’impatto di una buona pianificazione energetica si ripercuote su tutta la filiera e porta non soltanto a una migliore gestione del bilancio, ma anche a una maggiore produttività. Il principio, dimostrato da diversi studi di settore, risulta chiaro quando si pensa all’impianto di riscaldamento dell’auto e a come venga sfruttato il calore prodotto dal motore. In questo caso il recupero di aria calda massimizza la produttività dell’auto. E per quanto riguarda le aziende?

ESEMPI DI PIANIFICAZIONE ENERGETICA AZIENDALE

Il settore primario, secondario e terziario in cui operano le Grandi, Medie e Piccole Aziende è caratterizzato in larga parte da elevati consumi energetici e scarsa efficienza. Una situazione che emerge nel momento in cui si analizzano i sistemi di condizionamento, la coibentazione degli edifici, l’approvvigionamento energetico, l’organizzazione dei trasporti. Casi recenti di una corretta pianificazione energetica hanno portato ad esempio a un -30% di raffrescamento estivo grazie alla semplice pittura delle coperture del fabbricato con vernice bianca. C’è poi chi ha sdoppiato l’interruttore della luce per separare l’illuminazione interna da quella esterna, o chi si è affidato alla domotica per ottimizzare l’accensione dei computer.

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Titoli di efficienza energetica: cosa sono e come ottenerli

Titoli di efficienza energeticaI Titoli di Efficienza Energetica (o TEE), meglio noti come Certificati Bianchi, sono entrati in vigore in Italia nel gennaio del 2005. Il nostro paese è uno dei pochi, insieme alla Francia, ad aver scelto i Titoli di Efficienza Energetica come strategia per incentivare il risparmio di energia elettrica e gas. A distanza di 10 anni dall’emissione dei primi titoli il mercato è cresciuto in misura esponenziale, con milioni di certificati bianchi scambiati ogni anno. Per il quinquennio 2013-2016 i risparmi cumulati nel comparto energetico dovranno raggiungere 4,4 Mtep (2013), 5,9 (2014), 6,4 (2015) e 7,3 (2016). Considerando che 1 TEP = 1 titolo, i distributori di energia elettrica, e con loro le società di servizi, i produttori, le aziende installatrici (fotovoltaico, pompe di calore, geotermia, ecc) e altri ancora, avranno l’obbligo o la possibilità di scambiare enormi volumi di titoli. Una compravendita che andrà a tutto vantaggio dei più virtuosi.

RICAVO EXTRA GRAZIE AI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA

Se non si fa parte dei (pochi) soggetti obbligati a partecipare al sistema (distributori di energia elettrica e gas con più di 50.000 clienti finali), si può diventare “volontari” e ricavare un extra grazie alla vendita dei titoli ottenuti e alla loro rendita nel tempo. Chi ad esempio installa impianti fotovoltaici o effettua interventi di isolamento delle pareti e delle coperture di un edificio, aiuta a conseguire gli obiettivi del quinquennio e per questo ha il diritto di guadagnare un certo “credito”. Quest’ultimo viene erogato dall’Autorità per l’Energia elettrica e il Gas e distribuito – tra gli altri – da società come la nostra, certificate ESCo (Energy Service Company) e pertanto accreditate per l’accesso al mercato telematico nazionale.

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Consumi energetici di un’azienda: come ridurli

 Consumi energetici di un'aziendaLa spese energetica delle imprese manifatturiere italiane, dal 2003 al 2011, è lievitata del 61%, per cui se prima si spendeva 100 ora si spende 161. A scriverlo è Repubblica (articolo del 30 marzo 2014), citando a sua volta l’occasional papers di Bankitalia realizzato da Ivan Faiella e Alessandro Mistretta. I consumi energetici di un’azienda vanno dunque ridotti, visto e considerato che incidono non soltanto a livello di costi ma anche di performance. Secondo la stessa ricerca, a parità di altre condizioni, emerge che “le imprese con costi più elevati hanno una minor crescita dei volumi fatturati e una minore propensione all’export”. Come dire, oltre a un utile netto più basso a causa dei notevoli consumi energetici, l’azienda “sprecona” risulta avere meno fatturato e addirittura meno entrate legate alle esportazioni. La soluzione? Ridurre i consumi energetici subito!

COME ABBASSARE I CONSUMI ENERGETICI DI UN’AZIENDA

Nell’articolo sulle 5 idee per risparmiare energia elettrica in azienda abbiamo visto come sia possibile agire su diversi fronti per evitare di consumare più energia del necessario. Di idee in realtà ce ne sono davvero tante, ma il principio da tenere a mente rimane invariato: alla base di un’azione di questo tipo deve esserci in primo luogo un’accurata analisi e – in un secondo momento – una pianificazione attenta delle strategie da seguire. La stragrande maggioranza degli imprenditori non ha alcuna familiarità con il concetto di energy management e non sa quali opportunità riservi il mercato dell’energia elettrica e del gas. Come abbiamo ripetuto spesso in questo portale, il solo cambio di fornitore o contratto può alleggerire di molto la bolletta.

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Il servizio di interrompibilità istantanea del carico

Servizio di interrompibilità istantanea del caricoIl servizio di interrompibilità istantanea del carico riguarda sia la fornitura di energia elettrica sia la fornitura di gas naturale. Come suggerisce il nome, il carico di energia o gas viene interrotto in tempo reale e senza alcun preavviso in occasione di picchi di consumo a livello nazionale. Chiamarlo “servizio” sembrerebbe un controsenso: al contrario, è appunto grazie all’interrompibilità del carico che si ottengono tariffe molto più basse. Si tratta di valutare con estrema attenzione pro e contro, calcolando se, a fronte del risparmio conseguito, l’azienda è in grado di sostenere l’improvvisa interruzione di energia elettrica o gas. Come abbiamo specificato nella pagina dedicata all’interrompibilità dell’energia elettrica e del gas, è importante ricordare che questo tipo di servizio è previsto solo per aziende con altissimi consumi. Vediamo a quali condizioni.

QUADRO NORMATIVO E ASSEGNAZIONE DELL’INTERROMPIBILITA’

Il quadro normativo che regola il sistema di assegnazione dell’interrompibilità ruota intorno alle “Disposizioni in merito alle procedure per l’approvvigionamento a termine da parte di Terna delle risorse interrompibili per il triennio 2011-2013 ai sensi dell’articolo 30, comma 18, della legge 23 luglio 2009, n. 99”. A riguardo è possibile consultare il sito di Terna (il gestore della Rete Elettrica Nazionale) e in particolare la sezione Servizio di interrompibilità. Qui sono presenti diversi documenti interessanti, incluso l’elenco delle assegnazioni con le ragioni sociali delle aziende aderenti e le quote vendute fino al 31 dicembre 2013. Al momento non sembrano esserci informazioni più recenti, né da parte di Terna né dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico.

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