Le migliori offerte di energia elettrica per le imprese

Le migliori offerte di energia elettrica per le aziendeQuali sono le migliori offerte di energia elettrica per le imprese?  A questa domanda si può rispondere in molti modi, più o meno corretti, più o meno onesti. I fornitori di energia elettrica, ovviamente, vi diranno che le migliori offerte per le imprese sono le loro. Salvo poi proporvi contratti convenienti per il primo anno, un po’ come le compagnie telefoniche, o rifilarvi una tariffa che è vantaggiosa sotto certi aspetti ma che in definitiva vi penalizza per via di clausole e condizioni poco trasparenti. Bisogna infatti ricordare che il mercato dell’energia elettrica, dopo la liberalizzazione avviata con il decreto legislativo 16 marzo 1999, n° 79, è andato incontro a forti cambiamenti, creando una situazione in cui convivono grandi opportunità e insidie nascoste (se non vere e proprie fregature). Ma cosa dovrebbe scegliere dunque le imprese per risparmiare sui consumi di energia elettrica?

Per l’offerta migliore non bisogna rivolgersi ai fornitori diretti!

All’infuori di qualche rara eccezione, le offerte di energia elettrica migliori non vanno chieste ai fornitori diretti. Questo perché il fornitore, come primo interesse, ha il suo guadagno e il guadagno, si sa, è fatto anche di espedienti. Agli occhi inesperti di un imprenditore è difficile riconoscere tali espedienti, il contratto viene firmato sulla fiducia, spesso e volentieri senza nemmeno leggere le condizioni di recesso. Con il risultato che la migliore offerta viene presto abbandonata in favore di una nuova, altrettanto “migliore offerte”. E così via all’infinito. La soluzione per fortuna esiste e si chiama società ESCo.

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Imprese “energivore”: cosa sono e perché diventarlo

Imprese energivoreSi sente spesso dire che in Italia le imprese soffrono di una tassazione eccessiva e non fanno altro che pagare imposte. Spesso però, si dimentica di citare i benefici fiscali riservati a determinate imprese, ad esempio quelle “energivore”. Lo abbiamo visto parlando di certificati bianchi, un mercato ricco di opportunità per aziende medio-grandi. E lo vediamo oggi per i grandi consumatori di energia, ovvero per le aziende energivore. Se la propria impresa viene classificata come “energivora” scattano infatti vantaggi economici che arrivano fino al 30% circa di sconto in bolletta. Un risparmio enorme, che si ottiene con la compilazione dell’apposita richiesta e la successiva iscrizione al registro (o elenco) pubblicato ogni anno dalla Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico (CCSE). A fronte di un taglio in bolletta più o meno marcato si avranno pochi obblighi, tra i quali, in primo luogo, la redazione di un audit energetico.

Accedere a questa forma di incentivo è relativamente facile. I requisiti fondamentali per fare domanda sono elencati di seguito:

  • svolgere attività manifatturiera con codice ATECO 2007 da 10.xx.xx a 33.xx.xx;
  • utilizzare per lo svolgimento dellfattività almeno 2,4 Gigawattora elettrici, pari a 2.400.000 kWh annui;
  • dimostrare di avere un Rapporto Indice Intensità Elettroenergetica (IIE) uguale o superiore al 2%.

È chiaro che tali condizioni vanno in qualche modo ”certificate”: non basta un’autodichiarazione, occorre produrre una documentazione ben precisa e attendere la conferma da parte delle istituzioni preposte. Ancora una volta, il supporto di un consulente energetico, sotto forma di ESCo o Energy Manager, risulta di fondamentale importanza per orientarsi nelle questioni tecniche e burocratiche.

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Il monitoraggio dei consumi elettrici industriali

Monitoraggio dei consumi elettrici industrialiL’aumento del costo dell’energia elettrica, l’imprevedibilità dei mercati e dell’approvvigionamento di gas e acqua, l’esigenza di una maggiore efficienza… i motivi che spingono un’azienda media o grande a dotarsi di un sistema di monitoraggio dei consumi elettrici industriali sono molteplici. Alla base c’è la volontà di attuare un maggiore controllo sui consumi, non solo a livello di costi ma anche per quanto riguarda gli sprechi e le relative cause, le curve di carico, lo storico e molto altro ancora. Oltre ad assicurare una diminuzione dei costi per l’energia elettrica, il monitoraggio dei consumi elettrici industriali è fondamentale per conseguire un progressivo miglioramento della gestione dell’energia elettrica nel suo complesso.

I benefici garantiti dal monitoraggio dei consumi elettrici

Fermarsi al solo risparmio economico dovuto al taglio in bolletta sarebbe riduttivo e fuorviante. Per quanto il pensiero vada subito all’efficienza energetica e quindi all’abbattimento dei costi, monitorare i consumi elettrici industriali vuol dire molto di più. Installare un sistema di monitoraggio significa avere a disposizione la totalità delle informazioni per ogni voce di spesa, dal singolo macchinario all’impianto di illuminazione. Informazioni che possono tornare utili per ottenere certificazioni e adeguarsi a determinate normative (in primo luogo la UNI CEI EN ISO 50001), ma anche per strappare condizioni economiche più vantaggiose dal punto di vista delle offerte luce e gas, per dimensionare l’impianto di domotica, per decidere come, dove e quando effettuare un investimento e così via.

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