Soluzioni di risparmio energetico per aziende

soluzioni risparmio energetico per aziendeLe soluzioni di risparmio energetico per aziende assumono di anno in anno un peso strategico maggiore. Basti pensare al costo dell’energia elettrica nel nostro paese, tra i più alti in Europa sia per le famiglie che per le imprese. Per quanto riguarda queste ultime, la tariffa energetica in bolletta è superiore a quella di qualsiasi altro paese UE ad eccezione di Malta e Cipro. Bollette più care addirittura del 40%-50% se confrontate con quelle dei paesi dell’Est. L’Italia, del resto, è seconda al mondo per importazione netta di energia elettrica in valore assoluto. Elemento, insieme a moltissimi altri, che determina una spesa energetica tutt’altro che conveniente. Le soluzioni di risparmio diventano quindi l’unica via per ridurre al minimo un’importante voce di bilancio. Ma dove intervenire in concreto? Quali sono le misure più convenienti? A chi rivolgersi per una consulenza su misura? Iniziamo proprio dalla bolletta.

DALL’ANALISI DELLA BOLLETTA AL PIANO DI RISPARMIO

Come abbiamo spiegato in precedenza, l’analisi dei consumi energetici inizia dalla bolletta. Solo i dati sul consumo e la spesa per l’energia possono orientare le nostre scelte verso la migliore soluzione di risparmio energetico. La valutazione gratuita della bolletta di Wp Energy rappresenta in proposito un’ottima opportunità per qualsiasi azienda. Una volta individuate le debolezze e le priorità del sistema,siamo in grado di formulare un piano di risparmio completo, con interventi di varia natura diluiti nel corso degli anni e ripagati grazie al risparmio conseguito. Tra questi interventi, di cui il più diffuso è senza dubbio l’installazione di un impianto fotovoltaico, ricordiamo in ordine sparso e a titolo di esempio la domotica, l’efficienza energetica, l’interrompibilità, l’illuminazione led.

(altro…)

Certificati bianchi: funzionamento e vantaggi

Certificati bianchiDei certificati bianchi, o Titoli di Efficienza Energetica (TEE), si è sempre parlato poco. Eppure, sapere come funzionano e quali vantaggi danno aiuterebbe le imprese a risparmiare, incentivando comportamenti virtuosi e politiche di efficienza energetica. Del resto, l’obiettivo per cui l’Italia, con il DD.MM. 20 luglio 2004, ha istituito i certificati bianchi è appunto questo: premiare chi realizza interventi volti a ridurre i consumi di energia elettrica, gas naturale e combustibili. Il cuore del meccanismo – si legge nella Guida ai Titoli di Efficienza Energetica pubblicata in PDF nel sito dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) –consiste nella responsabilizzazione di attori particolari, le aziende distributrici di gas e/o di energia elettrica, le quali si vedono assegnato un obiettivo di miglioramento dell’efficienza energetica da conseguirsi presso i propri clienti finali. Questa definizione è molto importante e permette di capire meglio l’argomento. Vediamo perché.

QUALE GUADAGNO PER CHI POSSIEDE i CERTIFICATI BIANCHI

Le aziende distributrici di gas e/o di energia elettrica citate nel paragrafo, secondo il sistema dei certificati bianchi, sono di fatto obbligate a conseguire determinati obiettivi di efficienza energetica. Per farlo, hanno la possibilità di finanziare parchi eolici, impianti fotovoltaici o altri progetti di questo tipo (ricevendo in cambio un certo numero di certificati bianchi dal Gestore dei Servizi Energetici – GSE), oppure, in alternativa, di comprare da altri operatori la quota di certificati bianchi stabilita. Il mercato e la relativa compravendita, dunque, sono a tutto vantaggio degli operatori virtuosi, che possono arricchirsi dal possesso e dalla cessione di certificati. La loro attenzione, di conseguenza, si sposta sugli utenti finali: spingendoli a un uso sostenibile dell’energia, gli operatori riescono a raggiungere gli obiettivi proposti.

(altro…)